2021: immagini di un anno senza eguali

Il 2021 è stato un anno spettacolare dal punto di vista sportivo per l’Italia. Dagli sport invernali ai grandi successi di squadra fino alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo vittorie e soddisfazioni non sono mai mancate. Nella gallery che segue ho raccolto i tanti momenti da ricordare per lo sport italiano, quelli che per me sono stati i migliori azzurri del 2021 in diverse categorie: l’uomo dell’anno, la donna dell’anno, il miglior giovane, la miglior giovane, il miglior allenatore, la miglior squadra, il miglior atleta paralimpico e la migliore atleta paralimpica. Nel mezzo un piccolo ricordo di due personaggi che hanno fatto la storia dello sport italiano nei loro ambiti, Giampiero Boniperti e Gian Piero Galeazzi.

20 marzo – Snowboard – a Berchtesgaden, località bavarese dove nacque la Valanga Azzurra nel 1974, Aaron March vince lo slalom parallelo e porta a casa sia la coppa di specialità, la seconda in carriera dopo quella del 2017, che la Coppa del Mondo generale di snowboard parallelo. È il secondo italiano di sempre a riuscirci dopo Roland Fischnaller nella stagione 2019/20. Memorabile il quarto di finale che vedeva March contrapposto al rivale austriaco Andreas Prommegger, vinto dal nostro portacolori per un solo centesimo di secondo.
4 luglio – Basket – La nazionale maschile di pallacanestro compie un’autentica impresa sconfiggendo a Belgrado i fortissimi padroni di casa della Serbia nella finale del torneo di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo con il punteggio di 102-95. L’Italbasket ritorna ai Giochi Olimpici a distanza di 17 anni, quando ad Atene 2004 conquistò uno splendido argento.
11 luglio – Tennis – Pomeriggio storico, per la prima volta abbiamo potuto vedere un tennista italiano in finale a Wimbledon. Matteo Berrettini è il primo ad esserci riuscito e precedentemente soltanto Nicola Pietrangeli nel 1960 era arrivato alle semifinali sull’erba dell’All England Club.
11 luglio – Calcio – La rinascita della nazionale di calcio italiana è compiuta. A Wembley gli azzurri vincono ai rigori contro i padroni di casa inglesi e sono campioni d’Europa per la seconda volta nella storia a ben 53 anni dall’ultimo successo. Una gioia che mancava da troppo tempo.
1 agosto – Atletica – Probabilmente la più grande giornata di sempre per lo sport italiano. Due medaglie d’oro nel giro di 10 minuti in due discipline in cui mai nessun italiano era stato capace di vincere. Prima Gianmarco Tamberi vince, al termine di una gara praticamente perfetta, l’oro ex aequo con il qatariota Barshim in un momento di grande spirito olimpico. Poi Marcell Jacobs, primo italiano a correre la finale dei 100m alle Olimpiadi, fa il capolavoro andando addirittura a vincere la gara con il tempo di 9.80s.
4 agosto – Ciclismo su pista – Quattro frecce su due ruote spazzano via tutti a Tokyo. Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna riescono finalmente ad avere la meglio sui grandi rivali danesi stabilendo anche il record del mondo. La rimonta nell’ultimo chilometro è qualcosa di spettacolare, trascinati da un mostruoso Ganna gli azzurri recuperano ben 8 decimi agli avversari, rendendo la finale ancor più indimenticabile.
6 agosto – Marcia 20km – Un’altra giornata da ricordare. Si comincia con Antonella Palmisano che domina la 20km di marcia e porta all’Italia il primo oro di giornata. Inoltre il suo successo sommato a quello del giorno precedente di Massimo Stano regala all’Italia una storica doppietta nella marcia, riuscita solo alla Russia nel 2008 e alla Cina nel 2016.
6 agosto – Karate – Al Nippon Budokan, il tempio del karate, Luigi Busà sconfigge in finale il grande rivale azero Rafael Aghayev e conquista al primo tentativo l’unico successo che gli mancava nella sua straordinaria carriera. E gli ori di giornata sono due…
6 agosto – Atletica – Si respirava un aria particolare prima della finale della 4×100 maschile, si sapeva che arrivare sul podio non era impossibile. E i nostri cosa fanno? Tirano fuori la gara perfetta, non un errore nei cambi, ottime frazioni di Lorenzo Patta e Fausto Desalu, un superbo Marcell Jacobs e il capolavoro di Filippo Tortu. Una rimonta sul rettilineo finale sul britannico Mithcell-Blake che ha ricordato molto la mitica rimonta di Pietro Mennea su Allan Wells nei 200m a Mosca 1980 e che ha portato allo stesso risultato finale: medaglia d’oro per l’Italia. L’Italia non vinceva tre ori in un giorno da Sydney 2000.
28 agosto – Scherma – Beatrice “Bebe” Vio vince l’oro nel fioretto come 5 anni prima a Rio de Janeiro. A Tokyo però ha rischiato di non arrivarci a causa di un’infezione da stafilococco per la quale ha rischiato seriamente di morire. Questa ragazza è una vera forza della natura.
4 settembre – Atletica – Una tripletta italiana nei 100m? Esatto. Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto fanno la storia dello sport azzurro conquistando primo, secondo e terzo posto nella finale dei 100m T63 alle Paralimpiadi di Tokyo 2021 con tanto di record del mondo di Ambra Sabatini, 14.11s.
4 Settembre – Pallavolo – La nazionale femminile di pallavolo riscatta i deludenti Giochi Olimpici dominando gli europei. In finale le azzurre riescono finalmente ad avere la meglio sulla nazionale serba grazie ad una prestazione di altissimo livello, soprattutto nel terzo e nel quarto set, vinto addirittura per 25 a 11.
19 settembre – Pallavolo – I giovani della nazionale maschile capitanati da Simone Giannelli e guidati da coach Ferdinando “Fefè” De Giorgi contro ogni pronostico conquistano il titolo europeo battendo per 3 set a 2 la Slovenia in finale. Questo titolo, sommato a quello femminile, vale una storica doppietta per l’Italia.
19 settembre – Ciclismo – Re Filippo Ganna si riconferma sul tetto del mondo nella prova a cronometro dei Mondiali su strada a Bruges, mettendosi alle spalle i fortissimi padroni di casa Wout Van Aert e Remco Evenepoel.
25 settembre – Ciclismo – A 10 anni di distanza il titolo mondiale della gara in linea femminile torna in Italia. A vincere è una grandissima Elisa Balsamo capace di bruciare in volata l’olandese Marianne Vos al termine di una fantastica corsa di squadra del team azzurro.
3 ottobre – Ciclismo – Un’immagine che rimarrà indelebile, quella di Sonny Colbrelli coperto di fango che alza le braccia al cielo all’arrivo della Parigi-Roubaix. A 22 anni dal successo di Andrea Tafi la “classica monumento” francese torna ad essere italiana.
23 ottobre – Ginnastica Artistica – Nicola Bartolini entra nella storia dello sport italiano vincendo l’oro mondiale nel corpo libero. Nessuno prima di lui c’era riuscito, le uniche medaglie due bronzi di Franco Menichelli nel 1962 e nel 1966. L’oro maschile ai Mondiali di ginnastica artistica mancava dal 1997 quando Juri Chechi vinse negli anelli.
28 dicembre – Sci Alpino – La degna conclusione di un anno spettacolare per lo sport azzurro. Dominik Paris si conferma re della Stelvio vincendo per la sesta volta in discesa a Bormio, nessuno prima di lui aveva vinto per sei volte la discesa libera in una stessa località.
In Memoriam – Giampiero Boniperti – “La Juve non è soltanto la squadra del mio cuore. È il mio cuore”. Forse questa è la frase che meglio descrive ciò che è stato Boniperti per la Juve e la Juve per Boniperti. Prima da giocatore negli anni ’50, gli anni del “Magico Trio” con Sivori e Charles, ha fatto grande la Juventus; poi da dirigente e presidente negli anni’70 e ’80 l’ha portata in cima al mondo. Quella Juve che poi ha costituito l’ossatura della nazionale allenata da Bearzot, in particolare nel 1978 in Argentina e quattro anni dopo nei mitici Mondiali di Spagna.
In Memoriam – Gian Piero Galeazzi – “Andiamo a vincere!”. Celeberrima quest’esclamazione di Gian Piero Galeazzi, entrato nei cuori degli italiani con le sue telecronache delle gare di canoa e canottaggio olimpiche. Dai fratelli Abbagnale, Giuseppe e Carmine, ma anche Agostino, fino ad Antonio Rossi e Beniamino Bonomi, le imprese di questi atleti sono legate tra di loro dall’inconfondibile voce del grande Gian Piero.
Miglior giovane – Nadia Battocletti – Classe 2000, nativa di Cles, in Trentino, Nadia Battocletti è specialista dei 5000m. Quest’anno ha partecipato alle Olimpiadi per la prima volta ottenendo il settimo posto finale, dimostrando di poter stare vicina alle più forti. Il tempo ottenuto in finale, 14’46″29, è secondo in Italia solo al 14’44″50 fatto registrare da Roberta Brunet nell’agosto del 1996.
Miglior giovane – Alessandro Michieletto – Classe 2001, figlio d’arte, suo padre Riccardo ha giocato per molti anni in serie A1, Alessandro Michieletto ha dimostrato quest’anno di avere potenzialità da fuoriclasse della pallavolo. Miglior schiacciatore agli Europei, dove ha trascinato la nazionale alla vittoria del titolo con prestazioni di livello, soprattutto nel quinto set della finale con quei tre servizi vincenti consecutivi.
Miglior atleta paralimpica – Carlotta Gilli – Atleta ipovedente, classe 2001, ha conquistato ben cinque medaglie alle Paralimpiadi di Tokyo, due ori, due argenti ed un bronzo. Detiene ben 7 record mondiali nella sua categoria, S13, l’ultimo dei quali fatto segnare proprio a Tokyo in occasione della conquista dell’oro nei 200m misti.
Miglior atleta paralimpico – Simone Barlaam – Classe 2000, ha partecipato per la prima volta alle Paralimpiadi quest’anno conquistando quattro medaglie, una d’oro, nei 50m stile libero, due d’argento ed una di bronzo. Detiene ben 5 record del mondo nella sua categoria, S9, l’ultimo dei quali stabilito a febbraio nei 100m stile libero.
Squadra dell’anno – Nazionale di calcio – La nazionale di calcio è rinata dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali 2018. Ha stabilito un nuovo record di imbattibilità a livello mondiale ed ha conquistato l’Europeo a ben 53 anni di distanza dall’ultima volta rompendo un digiuno durato troppo a lungo.
Miglior allenatore – Roberto Mancini – L’uomo dietro la rinascita della nazionale di calcio, grazie al quale siamo tornati ad affezionarci agli azzurri dopo la mancata qualificazione a Russia 2018. Ha ridato vita ad una squadra che pareva perduta dopo la sciagurata gestione Ventura e quest’anno l’ha riportata sul tetto d’Europa dopo 53 anni.
La donna dell’anno – Sofia Goggia – Cosa dire di un’atleta che ha vinto tutte le discese libere cui ha preso parte quest’anno? Ha vinto la sua seconda coppa di discesa libera a marzo ed è partita alla grandissima anche nell’attuale stagione. Le è mancato soltanto il Mondiale di Cortina a causa di quel maledetto infortunio, ma ciò non toglie certo valore ad un dominio, parlando di azzurre, forse mostrato soltanto da Deborah Compagnoni nello sci alpino, anche se in una diversa specialità.
L’uomo dell’anno – Marcell Jacobs – Chi altri può essere l’uomo dell’anno, se non lui? Primo italiano a prendere parte alla finale olimpica della gara simbolo delle Olimpiadi, i 100m, diventa anche il primo italiano a vincerla, sbriciolando pure il primato europeo. Già questo sarebbe bastato, ma non si è fermato e insieme ai compagni di squadra Patta, Desalu e Tortu si è messo al collo anche l’oro della staffetta 4×100. Una doppietta clamorosa, inaspettata, spettacolare, una doppietta riuscita in passato soltanto ad un altro atleta europeo, il tedesco Armir Hary ai Giochi di Roma 1960.

Andrea Cosmo

Classe 1994, maturità classica e laurea triennale in chimica. Lo sport scandisce da sempre i tempi della mia vita. Sono tifoso della Juventus e grande appassionato di Harry Potter. Amo la montagna e i giochi da tavolo, leggere gialli e risolvere giochi enigmistici.

View All Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *