Il Gran Premio

Nel piccolo principato a sud della Francia si corre uno dei più famosi e affascinanti gran premi automobilistici. Quello di Montecarlo è il primo circuito cittadino utilizzato in Formula 1, già dalla prima stagione nel 1950. Il Gran Premio non è mai uscito dal calendario fatta eccezione per le edizioni dal 1951 al 1954 e per quella del 2020.

Ayrton Senna è il pilota più vincente della storia a Montecarlo grazie alle sue sei vittorie, la prima ottenuta nel 1987 e le altre cinque consecutivamente tra il 1989 e 1993. Seguono il brasiliano altre due leggende della Formula 1 con cinque successi a testa: Graham Hill e Michael Schumacher.

La storia della gara del Principato comincia però ben prima della nascita della Formula 1, la prima gara infatti si disputò nel 1929. Fu vinta da un britannico nato in Francia, William Grover-Williams, che durante la Seconda Guerra Mondiale divenne una spia al servizio di Sua Maestà.

Negli anni successivi vinsero la gara alcuni dei più grandi piloti dell’epoca come il monegasco Louis Chiron, gli italiani Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Luigi Fagioli e il tedesco Rudolf Caracciola.

L’ultima edizione prima della guerra fu quella del 1937, poi non si corse più fino al 1948 quando trionfò Nino Farina, che due anni dopo avrebbe vinto il primo titolo mondiale della storia della Formula 1.

L’edizione del 1950 segnò l’esordio in Formula 1 della Ferrari, che colse il primo successo a Monte Carlo cinque anni dopo grazie a Maurice Trintignant nella gara ricordata per il grande tuffo di Alberto Ascari.

L’italiano, alla guida di una Lancia, incredibilmente alla chicane del porto finì in acqua. Ascari dichiarò che l’incidente era stato causato dal bloccaggio del freno anteriore destro che aveva innescato una sbandata verso l’esterno della vettura e, tra un muretto di sabbia una piccola tribuna affollata e l’acqua, aveva scelto proprio l’acqua considerandola il male minore.

Ascari, nonostante due Mondiali vinti non riuscì mai a trionfare a Monaco, due piloti italiani però riuscirono nell’impresa diversi anni dopo.

Il primo fu Riccardo Patrese nel 1982 alla guida di una Brabham. Il Gran Premio è da considerarsi tra i più incredibili della storia, in particolare per ciò che successe dal settantesimo giro in poi, quando una leggera pioggia cominciò a scendere sul circuito.

Al giro 74 Alain Prost, che era al comando, nel tentativo di doppiare Marc Surer andò in testacoda e sbattè contro il guard-rail. Divenne leader della gara Patrese, che però si girò al tornantino e fu sorpassato da Pironi. Il francese dovette fermarsi nel tunnel durante l’ultimo giro perché si era scaricata la batteria e passò in testa De Cesaris che poco dopo si fermò perché rimasto senza benzina.

Sembrava che avrebbe vinto Derek Daly, ma l’Irlandese andò a sbattere alla Rascasse durante il suo penultimo giro. Nel frattempo, Patrese era ripartito e grazie ai ritiri degli avversari tagliò il traguardo per primo, unico a chiudere la gara a pieni giri.

L’altro pilota italiano capace di trionfare a Monte Carlo fu Jarno Trulli con la Renault nel 2004, per quella che fu la sua unica vittoria in carriera in Formula 1.

I piloti monegaschi

Sono tre i piloti monegaschi ad avere corso Gran Premi di Formula 1, Louis Chiron, Olivier Beretta e Charles Leclerc. A questi si aggiunge André Testut che, in due occasioni, 1958 e 1959, provò a qualificarsi per la gara di casa senza però riuscirci.

Louis Chiron, classe 1899, cominciò a gareggiare nel 1925 e due anni dopo fece l’esordio nelle gare Formula Grand Prix, antenate della Formula 1, al volante di una Bugatti. Nella categoria ottenne 8 successi e 13 podi tra il 1927 e il 1949.

Nel 1950 prese parte al primo Mondiale di Formula 1 con la Maserati e proprio nel Gran Premio di Monaco ottenne il suo miglior risultato in carriera nella Formula 1 chiudendo al terzo posto. Successivamente non riuscì più ad entrare in zona punti.

Corse il suo ultimo Gran Premio a Monte Carlo nel 1955, divenendo, all’età di 55 anni e 292 giorni, il pilota più anziano a gareggiare in Formula 1.

Olivier Beretta, nato a Monte Carlo nel 1969, esordì nel 1992 in Formula 3000 e due anni dopo arrivò il passaggio in Formula 1. Tuttavia, non ebbe fortuna nella sua unica stagione nel Circus, alla guida di una Larrousse partecipò soltanto a nove Gran Premi sui sedici totali, senza riuscire ad ottenere punti.

Le soddisfazioni arrivarono con le vetture a ruote coperte, per ben sei volte vinse la 24 Ore di Le Mans nella propria categoria, ottenendo come miglior risultato nella classifica generale il quarto posto. In due occasioni, 1998 e 1999, si impose nel Campionato FIA GT.

L’ultimo monegasco arrivato in Formula 1 è Charles Leclerc, classe 1997. Dopo gli inizi con i kart, nel 2014 corse nella Formula Renault 2.0 Alps, ottenendo due vittorie.

Da lì in poi cominciò la sua inarrestabile scalata. Nel 2015 chiuse al quarto posto nel Campionato di Formula 3 europea, l’anno successivo vinse la GP3 Series e nel 2017 conquistò il Campionato di Formula 2.

Nel 2018 esordì in Formula 1 al volante della Sauber Alfa Romeo. Nella sua prima stagione ottenne risultati più che buoni, nonostante la vettura poco competitiva, tanto che nel 2019 divenne pilota della Ferrari.

Nella prima stagione in rosso mostrò subito le proprie capacità vincendo due Gran Premi, a Spa e Monza, e ottenendo ben sette pole positions.

Dopo un 2020 piuttosto grigio, a causa della scarsa competitività della Rossa, nella stagione attuale si stanno vedendo delle performance decisamente migliori che lasciano ben sperare per il futuro.

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• Reuters
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• www.pitpass.com